
Con:
Monica Santoro – voce, flauto traverso
Mikhail Pazi – chitarra classica
Samuele Venturin – fisarmonica
Giovanni Scalvini – contrabbasso
Sabato 16 marzo 2019 ore 21.00
Melodie, versi e storie di donne che hanno cantato canzoni indimenticabili o la cui storia è diventata musica. Questo concerto è dedicato a loro, a queste muse, all’ispirazione che hanno saputo infondere e all’amore. Storie e canzoni, dunque, cantate in russo, in italiano e in francese da Monica Santoro in un omaggio a mondo di Edith Piaf, Isabella Jur’eva e altre grandi interpreti.
Ad accompagnarla sul palco Mikhail Pazi alla chitarra classica, Giovanni Scalvini al contrabbasso e Samuele Venturin alla fisarmonica.
Monica Santoro
Dall’età di dieci anni si dedica allo studio della musica, flauto traverso e ottavino. Laureata in Recitazione all’Accademia d’Arte Drammatica di San Pietroburgo e in Lingue e Letterature Straniere all’Università di Urbino, dal 2007 è attrice del Teatr Masterskaja P. N. Fomenko/Teatro Laboratorio Moscovita di Pjotr Fomenko. Come cantante ha collaborato con cantautori russi del calibro di Sergej Nikitin, Elena Frolova, Elena Kamburova. Nel 2015 il compositore Leonid Desjatnikov la invita a partecipare come voce solista all’esecuzione dal vivo della colonna sonora del film ‘Moskva’ all’interno del Festival dedicato ai suoi sessant’anni, con concerti a Mosca (al Teatro Bol’shoj), al Djaghilev Festival di Perm’, al Levitanovskij Festival di Pljos. Sempre per Leonid Desjatnikov lavora come voce narrante in lingua francese nel CD ‘Incidental’, uscito nel 2017. Incide colonne sonore per spettacoli al Teatro di Figura di Sergej Obraztsov e al Teatro di Figura Moscovita. Dal 2012, con un gruppo di musicisti moscoviti di formazione diversa, realizza due concerti spettacolo: ‘Concerto avventuroso all’italiana’, un viaggio musicale dedicato all’Italia e alla musica italiana anni ’50 e ’60 e un concerto-spettacolo dedicato a grandi interpreti femminili che hanno lasciato il segno nella musica del Novecento. Debutta al cinema con Pavel Chukhraj, regista de ‘Il ladro’, candidato all’Oscar nel 1997, nel film ‘Cold Tango’, uscito a giugno 2017. Dal 2010 collabora con la rivista ‘Catarsi – Teatri delle Diversita” come corrispondente da Mosca. Nel 2017 traduce ‘Il giardino dei ciliegi’ di Anton Chekhov per il Laboratorio Teatrale del Teatro ‘Verdi’ di Pisa. Il testo va in scena a dicembre 2017. Attualmente vive in Italia.
Mikhail Pazi
Nato a San Pietroburgo (Russia), nella stessa città intraprende lo studio della chitarra classica con il M° Anatoli Khvan per poi proseguire con il M° Evgeni Larionov. Nel 2003 si trasferisce in Italia dove continua i suoi studi con il M° Flavio Cucchi presso l’Istituto Musicale Pareggiato “P. Mascagni” di Livorno e vi si diploma con il massimo dei voti e la lode. Nel 2014 consegue il diploma del Biennio di didattica dello strumento musicale presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, anche quello cum laude. Ha seguito seminari e masterclass con maestri di fama internazionale, come Alberto Ponce, Luc Vander Borght e Oscar Ghiglia. Si è distinto in numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui
il XIII Concorso Internazionale Biennale di Chitarra “Emilio Pujol” di Sassari, Concorsi di Chitarra “Riviera Etrusca” e “Giulio Rospigliosi”. Dal 2010 al 2013 Mikhail ha guidato le attività di musica di insieme e orchestra di chitarre per i giovani chitarristi nell’ambito del Festival Internazionale “Chitarrae” a Bivigliano (FI). Nel 2010 è stato invitato al Festival Les Internationales de la Guitare a Montpellier. Dal 2004 al 2012 è stato membro del quartetto di chitarre “24 Corde Ensemble”, il quale nel 2008 ha ottenuto il “Premio Monte dei Paschi di Siena” per il miglior gruppo da camera al Corso di Chitarra tenuto all’Accademia Musicale Chigiana dal M° Oscar Ghiglia”. Nel 2011 il quartetto registra il disco “Besides” di musiche di Bach, Vivaldi, ma anche di Dyens, Piazzolla, Brouwer e Bellinati. Attualmente è docente di chitarra presso Scuola Media ad Indirizzo Musicale “L. Pirandello” di Firenze.
Samuele Venturin
Suona fisarmonica, chitarra e basso elettrico, i suoi studi lo portano ad amare l’improvvisazione radicale e la musica di ricerca, collabora stabilmente con alcuni tra i più importanti musicisti italiani in questo campo. Inizia giovanissimo una attività concertistica che lo porta a suonare i suoi strumenti sui palchi di festival e teatri, nei club e nelle strade in Italia e all’estero. Realizza la sua idea musicale con Motociclica Tellacci, Silent Amigdala, Daloa, Tonio Manasca, Primitive Tecnology, ZA, Ricovera, è strumentista in una decina di gruppi e formazioni che vanno
dal jazz rock al free jazz, dalla musica rituale africana alla canzone d’autore italiana, dalla colonne sonore per il cinema ai sottofondi per poesie, favole o audiolibri. Ha lavorato con la cantante Caterina Bueno e alcuni collettivi di ricerca etnomusicologica impegnati nella riscoperta del repertorio tradizionale della Toscana, dove vive con la sua compagna e i suoi due figli.
Giovanni Scalvini
Contrabbassista bresciano che da anni vive a Firenze, ha studiato jazz al conservatorio di Brescia con Riccardo Fioravanti, Roberto Rossi, Corrado Guarino. Inoltre ha partecipato a diversi seminari estivi dove ha perfezionato i suoi studi con maestri del calibro di Buster Williams, Rufus Reid, John Goldsby, John Webber, Aldo Zunino, Benny Golson, George Cables, John Taylor, Louis Hayes, Jimmy Cobb, Byron Landham, John Riley, Albert “Tootie” Heat. Negli anni ha suonato con artisti di livello internazionale come Simone Guiducci, Sandro Gibellini, Robert Bonisolo, Fausto Beccalossi, Mauro Negri, Mauro Porro e molti altri.