
Progetto in residenza artistica
Incontro-conversazione a ingresso gratuito su prenotazione
Giovedì 22 ottobre ore 21.30
Come nascono le creature meccaniche che da tempo sono protagoniste degli spettacoli di Marta Cuscunà? Da una visione, certo, ma anche da un processo più simile a quello industriale, che lavora per prototipi, piuttosto che a quello puramente creativo.
Un processo dove la costruzione dei meccanismi di movimento diventa modellazione del carattere e della personalità del personaggio creato.
Un processo che molto spesso rimane nascosto dietro le porte di uno o più laboratori di scenografia e che invece stavolta si apre al pubblico, al racconto e al confronto.
Ecco che nasce così un incontro-conversazione con Marta Cuscunà, Marco Rogante e Paola Villani per scoprire qualche pezzo di un lavoro fatto di immaginazione, progettazione, sperimentazione. Dove prove ed errori, passi avanti e passi indietro sono all’ordine del giorno, come il procedere su un sentiero che il più delle volte non si sa dove condurrà. Perché quando si parla di creature meccaniche elaborate si deve mettere in conto che la strada non sarà tutta dritta, che ci saranno prove ed errori, che l’immaginazione dovrà scontrarsi con la durezza dei materiali, la loro resistenza, le lor potenzialità e limiti.
L’unico modo per affrontare il percorso è rimboccarsi le maniche, non darsi mai per vinti e spingere le frontiere del possibile ogni giorno un pochino più in là, verso ciò che non c’è ancora ma si può immaginare. Con la disponibilità a lasciarsi sorprendere dall’imprevisto
Marta Cuscunà
Nata a Monfalcone, intraprende il suo percorso formativo grazie a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove incontra alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo come Joan Baixas, con cui approfondisce i linguaggi del teatro visuale; José Sanchis Sinisterra, grazie a cui inizia a studiare drammaturgia; Christian Burgess e molti altri. Nel 2006 debutta all’estero in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Mirò e regia di Joan Baixas, prodotto da Elsinor-Barcellona in esclusiva per la Tate Modern Gallery di Londra. Nel 2007 va in scena con Indemoniate, spettacolo di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, regia di Massimo Somaglino. Nel maggio del 2009 torna a lavorare in Spagna nello spettacolo Zoé, incocencia criminal, produzione della Compañía Teatre de la Claca di Barcellona, diretta da Joan Baixas. Nel giugno del 2009 debutta con lo spettacolo inedito È bello vivere liberi! Progetto di teatro civile per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo, di cui è autrice e interprete. Nel 2011, grazie ad una borsa di studio, partecipa a …Think only this of me… progetto inedito per attori e musicisti della Guildhall School of Music and Drama di Londra, diretto da Christian Burgess. Nel 2012 realizza il suo secondo progetto “La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne”. Nel 2013 realizza per il Gaypride di Vicenza il reading “The beat of Freedom” e in seguito interpreta Glauce in “La città ha fondamenta sopra un misfatto”, riscrittura teatrale della Medea di Christa Wolf, scritta e diretta da Giuliana Musso.
Nel 2014 debutta con Wonder Woman, il reading scritto e interpretato insieme a Giuliana Musso e Antonella Questa, partendo dall’inchiesta di Silvia Sacchi e Luisa Pronzato, giornaliste del Corriere della Sera, che esplora il tema dell’indipendenza economica femminile. Nel 2015 debutta con “Sorry, boys” terzo spettacolo inedito della trilogia sulle Resistenze femminili. Dal 2009 fa parte del progetto Fies Factory di Centrale Fies..
Paola Villani
Paola Villani è una scenografa e designer freelance con una lunga storia di collaborazioni con artisti visuali, direttori di teatro e gruppi di arte performativa che si occupano di progetti visuali. Finalista al premio UBU 2019 come migliore scenografa italiana per lo spettacolo “Il canto della caduta” di Marta Cuscunà, ha iniziato nel 2017 a collaborare come direttore tecnico per Romeo Castellucci_Societas Raffaello Sanzio. Dal 2015 al 2018 ha lavorato come direttore tecnico al festival internazionale di performance organizzato da Central Fies. Dal 2007 al 2014 con Daniel Blanca Gubbay ha lavorato al progetto performativo Pathosformel, premio UBU 2009 e premio Iceberg per giovani artisti a Bologna (2009), menzione al premio Scenario e selezionato per il progetto Fies Factory di Centrale Fies. Da anni collabora con Marta Cuscunà e Marco Rogante alla creazione delle creature che hanno reso famosa la poetica di Marta Cuscunà.
Marco Rogante
Laureato in lingue e letterature straniere all’Università di Udine, ha intrapreso la sua formazione attoriale prima alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine ed per poi proseguire con precorsi presso il teatro di Pisa, l’Accademia nazionale d’arte drammatica Sergio d’Amico di Roma, “Playing for time” con Christian Burgess e Danny McGrath della Guildhall School of Music & Drama d Londra, la Scuola Popolare di Teatro diretta da Alessandro Berti e Michela Lucenti e Movimenti Urbani della compagnia Abbondanza/Bertoni. Tra i suoi lavori più recenti: “È bello vivere liberi” di Marta Cuscunà (2009) – Aiuto regista e direttore tecnico; “que reste-t-il de nos amours?” di Luciano Padovani (2011) – Danzatore; “Corpi in party” di GDiT (2012) – Danzatore; “La semplicità ingannata” di Marta Cuscunà (2012) – Aiuto regista e direttore tecnico; “L’Uali di Diu” Teatro San Giorgio, Udine (2013) – Attore; “Alma_Ata” di Tommaso Monza (2014)- Danzatore; “Sorry Boys” di Marta Cuscunà (2015)- Aiuto regista, aiuto scenografo,direttore tecnico; “Il Canto della Caduta” di Marta Cuscunà (2018) – Aiuto regista, aiuto scenografo, direttore tecnico; “Basilla” di Francesco Collavino (2019) – Scenografo e collaboratore artistico.
Giacomo Raffaelli
Artista visivo e ricercatore, si forma inizialmente nell’ambito delle arti visive con una laurea in fine art Photography presso Camberwell College of Arts, Londra, per specializzarsi in seguito in scienze politiche presso l’Experimental Program in Arts and Politics di Sciences Po, Parigi. In qualità di artista ha presentato le proprie opere presso istituzioni e festival quali MART, Galleria Civica di Trento, Viafarini DOCVA, Centrale Fies, Palazzo Grassi – Punta della Dogana, South London Gallery, Mediterranea 17 – Young Artists Biennale, Lo schermo dell’arte Film Festival, Guadalajara International Film Festival, Festa do Cinema Italiano Lisboa. Si occupa anche di formazione negli ambiti delle arti visive e delle environmental humanities. Ha tenuto lezioni e workshop presso Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Cité Internationale des Arts, CCW Graduate School, Trinity College Dublin, University of Glasgow e Istituto Marangoni.