
Testo e regia: Leonardo Capuano
Assistente alla regia: Elena Piscitilli
con Leonardo Capuano
Produzione 369 gradi – Armunia
Venerdì 20 e sabato 21 gennaio 2017 ore 21.00
Domenica 22 gennaio 2017 ore 17.00
“Uno spettacolo impossibile da raccontare perché sembra sia la follia, con il bisogno ossessivo di parlare, di connettere fili che scorrono disordinati dentro la testa, a dare densità al personaggio, comico e disperato ad un tempo: sembrerebbe quasi un tradimento cucire qui frammenti di discorso, cercare motivazioni, comporre un insieme organico, coerente, di pensieri e stati d’animo. Certo Leonardo Capuano è attore straordinario. E già ai primi istanti – lui vestito da donna, in nero, balbettante – si resta ipnotizzati dalla sua presenza,così magistralmente carica di tensione, di energia compressa, di dolore sconvolto. Il pubblico del Teatro Europa si è dimostrato pronto a ridere di gusto, a cogliere i giochi di parola, gli scarti onirici, gli slittamenti surreali, mentre si mescolano disagi, malesseri, desideri distruttivi. Un mondo immaginario. Ma si intravede una famiglia – la madre, i fratelli – e una donna, da inseguire intorno al candido tavolino con due sedie al centro. La magia è che in questo condensato di micro situazioni tra l’astratto, con azioni dinamiche quasi ginniche, e l’assoluto naturalistico nei toni di voce, negli atteggiamenti e sguardi, si avverte un nodo forte di verità, concentrato, pulsante. C’è quella sorta di tic della gamba che si muove autonoma al ritmo della musica che varia ai diversi quadri mentre le parole svolazzano, slittano, s’inseguono nella mente e fuoriescono a singhiozzo, con la mamma che sta male, un gioco da fare insieme, il ballo, il misterioso Walter da chiamare o forse no… Buffi equivoci, divertenti malintesi con squarci di delicata poesia e assalti di domande esistenziali. “E se fossimo qualcosa che non esiste? Secondo te la normalità è l’unica condizione ideale?”. Segmenti di dialogo con l’altra persona – che non c’è! – seduta al tavolino… La ricerca di un farmaco che possa ricomporre una sorta di equilibrio, per sua madre dice, mentre la gamba continua ad andare per conto suo, “dissociata”. Il malocchio, provare ad essere un medium, del resto tanti i lavori che può elencare …E se si morisse tutti insieme? Chi comincia a sparare? E l’ultimo? Meglio chiamare Walter? Il dottore ha detto di fare un elettrocardiodramma… Pure, in tanta baraonda di personaggi, situazioni, domande, si resta incantati dall’eccellenza attoriale di Leonardo Capuano, e infine anche dal senso di quell’essere in scena, misterioso, sconcertante, e pure anche autentico, credibile, coinvolgente.”
Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma, 29 febbraio 2016.
Leonardo Capuano
Leonardo Capuano, attore diplomato presso la Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove si è rivelato al pubblico nella duplice veste di attore ed autore con vari monologhi , quali “La cura”, che debutta al festival di Volterra nel 2000 , “Zero Spaccato”, “La sofferenza inutile” e l’ultimo “Elettrocardiodramma”. Con l’attore Roberto Abbiati ha poi prodotto “Pasticceri”, spettacolo che ha realizzato numerose repliche, ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica e che ancora oggi è nei teatri italiani. Ha lavorato anche con Renata Palminiello nello spettacolo “Due” e con la compagnia Lombardi-Tiezzi ne “Gli uccelli” di Aristofane . Da qualche anno lavora stabilmente con Umberto Orsini e conduce seminari sul lavoro dell’attore con un approccio legato alla fisicità del gesto e della voce. Capuano è portatore di un teatro rigoroso e accurato e di una visione personale della profondità dell’animo umano e delle sue contraddizioni.