
Alessandro Baldinotti – FREAKS K.
Sabato 22 ottobre 2016 ore 21.00 e domenica 23 ottobre 2016 ore 17.00
Undici figli (1917)
La cantante Josefine, ovvero il popolo dei topi (1924)
Una relazione accademica (1917)
Libero adattamento da alcuni racconti di F. Kafka a cura di Alessandro Baldinotti
con Alessandro Baldinotti
Costumi di Antonio Musa
La canzone “La cantante” – testo: A. Baldinotti – musica: E.Pesciullesi\G.Cocchi è cantata da Enrico Pesciullesi
La voce del bambino è di Pietro Rabatti
“Noi infatti siamo come tronchi di alberi nella neve, in apparenza giacciono rasoterra e con una piccola spinta di dovrebbe poterli smuovere….no non si può perché sono saldamente legati alla terra…ma vedete anche questa è soltanto apparenza”
Franz Kafka
L’attualità dei Racconti di Kafka balza vivissima agli occhi e prima ancora di indurci alla meditazione, ci avvince nelle mostruose allegorie di allucinanti incubi, di invenzioni drammaticamente “umoristiche” che lo scrittore di Praga ci prospetta: finzioni del possibile che hanno riscontro in una vita quotidiana descritta e rappresentata con assillante realismo.
Un realismo tanto minuzioso che anche l’assurdo caso de “LA RELAZIONE ACCADEMICA” (una scimmia che diventa uomo) finisce con l’apparirci credibile e verosimile. La mia “relazione” è tenuta da un illusionista scalcinato, ambiguo e malinconico che ricorda un personaggio di Kurt Weil calato in atmosfere vagamente felliniane.
Mentre la lettura di “UNDICI FIGLI” è affidata e accompagnata da un viaggio (tramite diapositive) nell’infanzia e nel restare sempre profondamente, anche se adulti, figli.
Infine nella “CANTANTE JOSEFINE” disegno il ritratto di una diva-mostro, metafora universale dell’inermità, e del pericolo di annientamento cui va incontro l’uomo contemporaneo (uomini come topi), il quale vede divenire incerta la speranza stessa di sopravvivere.
Alessandro Baldinotti
Attore e insegnante di teatro, si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano (Paolo Grassi) nel 1983. Successivamente lavora con i maggiori registi italiani fra cui Massimo Castri, Carlo Cecchi, Ferdinando Bruni, Giancarlo Sepe, Paolo Poli, Pier’Alli. Armando Pugliese, Pappi Corsicato, Stefano Massini, Franco Però, Barbara Nativi, Gabriele Lavia. Nelle ultime stagioni è nel “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare prodotto dallo Stabile di Catania e negli spettacoli prodotti dal Teatro della Pergola per la regia di Gabriele Lavia: “I Pilastri della Società” di Ibsen, “Sei Personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, “Vita di Galileo” di Brecht. Inoltre, porta avanti da sempre un personale percorso di ricerca su testi di Kafka, Pasolini ed altri autori contemporanei, che ha portato alla creazione di spettacoli ospitati nei più prestigiosi festival teatrali italiani.