
di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno
collaborazione artistica Fabrizio Pugliese
consulenza scientifica Maria Luisa Righi, Fondazione Gramsci
con la collaborazione di:
Carcere di Turi (Bari) Festival Collinarea (Lari) L‟arboreto – Teatro Dimora di Mondaino I cantieri dell‟Immaginario – L‟Aquila Thalassia – Residenza Memoria migrante di Mesagne
PREMIO DELLA CRITICA – PALIO ERMOCOLLE 2017
Diretta su RadioRai3 per MATERADIO 2017
sabato 9 novembre ore 21
domenica 10 novembre ore 17
…ero un combattente che non ha avuto fortuna nella lotta immediata, e i combattenti non possono e non devono essere compianti, quando essi hanno lottato non perché costretti, ma perché così hanno essi stessi voluto consapevolmente. Antonio Gramsci
Frammenti della vita, assolutamente privata, di uno degli uomini più preziosi del Novecento. Sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il PCI e l’internazionale socialista, le incomprensioni con Togliatti e Stalin. E poi l’ombra di Benito Mussolini.
In primo piano la feroce sofferenza di un uomo che il fascismo vuole spezzare scientificamente, che vive una disperata solitudine e in dieci anni di prigionia, giorno dopo giorno, si spegne nel dolore e nell’assenza delle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano. Il primo lo ha visto piccolissimo, il secondo non lo ha nemmeno mai conosciuto. Proprio le bellissime lettere ai suoi figli sono il punto di partenza di questo lavoro, tenerissime epistole nelle quali Gramsci non nomina mai ai figli il carcere e la sua condizioni fisica e psichica, ma dà il meglio di sé come uomo, genitore e pedagogo. Accanto a queste, le lettere di un figlio devoto a una madre anziana che lo aspetta in Sardegna e non capisce. Le lettere di un fratello, quelle di un marito.
Il corpus delle lettere di Antonio Gramsci ai familiari è un capolavoro di umanità, etica, onestà spirituale e sofferenza, un romanzo nel romanzo, che apre a pensieri, dubbi, misteri che raccontare in teatro è avventura sorprendente.
Fabrizio Saccomanno
Ha studiato Antropologia Culturale presso l’Università di Roma. Attore, regista e pedagogo teatrale dal 1998.
Ha recitato in molte delle produzioni dei Cantieri Teatrali Koreja: Doctor Frankenstein, La Passione delle Troiane, Il Calapranzi, Molto rumore per nulla, Dimissioni dal Sud, Brecht’s dance, Chart-to-line (Cartoline), Quel diavolo di un Bertuccia, La Crociata dei bambini, Acido fenico.
Nel maggio 2007, all’interno del progetto “Scena Nomade” ha diretto insieme a Salvatore Tramacere un Workshop teatrale con i giovani della comunità Rom di Smederevo (Serbia) ed i giovani attori della compagnia Pathos sempre di Smederevo, realizzando lo spettacolo Brat presentato in tournée in Serbia (Šabac, Gimnazija, Smederevo, Belgrado), a Skopje all’interno della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo e poi in Italia (Festival di Napoli, Milano, Lecce, Sicilia). Per molti anni ha diretto la scuola di teatro dei Cantieri Teatrali Koreja “Pratica in cerca di teoria”. Negli stessi anni ha condotto diversi laboratori nelle scuole e nelle carceri. Nel 2013 lavora in una produzione di Giorgio Barberio Corsetti La guerra di Kurukshetra.
Nel 2014 è protagonista insieme a Fabrizio Pugliese dello spettacolo Katër I Radës di Francesco Niccolini prodotto da Thalassia.
È autore, regista e interprete della performance VIA – epopea di una migrazione. È coautore e interprete di Iancu, un paese vuol dire, scritto a quattro mani insieme a Francesco Niccolini. Nel 2014 scrive realizza e interpreta lo spettacolo Shoah, Frammenti di una ballata. Lo spettacolo è promosso dal Consiglio regionale della Puglia e prodotto da FARM in occasione della Giornata della Memoria 2015. In scena insieme a Fabrizio Saccomanno il musicista albanese Redi Hasa, autore delle musiche originali dello spettacolo. In maggio 2015 fonda la compagnia URA Teatro insieme all’attore e regista Fabrizio Pugliese. Produce inoltre Per Obbedienza, spettacolo con Fabrizio Pugliese sul mistero che accompagna la vita di San Giuseppe da Copertino. Lo spettacolo scritto da Francesco Niccolini e Fabrizio Pugliese e diretto da Fabrizio Saccomanno, ha vinto il bando “I Teatri del Sacro”. Nell’estate del 2015 è actor coach per il Film “La guerra dei Cafoni”, con la regia di Davide Barletti e Lorenzo Conte, produzione Minimum Fax.