
Seminario condotto da Oscar de Summa
25 -26 febbraio 2023 ore 11-19
Quali sono le minime condizioni necessarie perché sul palcoscenico si manifestino l’invisibile e il sacro?
Se, come è naturale, essi sono preesistenti alla forma ma di questa necessitano – come la musica preesiste allo strumento ma solo quando lo incontra si producono vibrazioni percepibili e comunicabili – diventa indispensabile eliminare le resistenze, i pregiudizi, le idee per creare il vuoto necessario affinché possa rivelarsi una verità, parola necessariamente ambigua soprattutto in un luogo deputato all’artificio come il teatro eppure condizione necessaria a che questo possa succedere.
Concentrandosi sulla presenza in scena, sul lavoro in gruppo nella dimensioni di organismo e sulla cellula minima dello scambio relazionale, il seminario metterà al centro la tessitura invisibile che lega i 2 attori-interpreti e la parola non solo come qualcosa di semplicemente detto ma capace di diventare azione concreta. “Tutto questo, naturalmente, ponendo l’accento sul fatto che tutto è un gioco: un semplice, organico, serio gioco a cui partecipiamo.”
Lo spazio
Tracciando un quadrato per terra si definisce un dentro e un fuori che impone regole allo spazio e al corpo. Al di fuori del quadrato possiamo definire la nostra presenza come presenza ordinaria, all’interno saremo alla scoperta del sacro e dell’invisibile.
Struttura del lavoro
- Training di gruppo per:
1.sviluppare attenzione e presenza;
2. aumentare la sensibilità e l’ascolto come pratica quotidiana dell’attore;
3. trovare una centratura da cui poter partire nella costruzione del personaggio.
- Improvvisazioni per:
1. cercare il momento di verità;
2. scoprire gli elementi necessari e indispensabili per un passaggio della comunicazione oltre la volontà dell’attore;
3. scoprire le regole dello spazio.
- Attraversamento delle scene per successive stratificazioni, per individuare tutti gli elementi nascosti che le compongono.
Il seminario è rivolto sia a professionisti che a non professionisti. E’ richiesta tuttavia una minima formazione teatrale di base (è sufficiente aver frequentato almeno un corso o seminario di teatro)
Nota bene:
È necessario arrivare al seminario con un testo a memoria di durata massima di 3 minuti mai utilizzato prima in altri spettacoli.
Oscar De Summa
Formatosi alla scuola di teatro della Limonaia presso il Laboratorio Nove con Barbara Nativi, si specializza con 2 corsi di « Alta formazione per attori» di Polverigi e di Milano (ricordiamo tra gli altri insegnanti Marco Martinelli, Adriana Borriello, Mohamed Driss, Laura Curino, Gabriele Vacis, Thierry Salmon). Frequenta vari stage di Claudio Morganti, Alfonso Santagata prima e di commedia dell’arte con Antonio Fava dopo. Da subito affianca al lavoro di attore presso diverse compagnie (ricordiamo “La scena del consiglio” di Claudio Morganti e Renata Molinari; “L’ora di tutti” di Maria Corti regia Pamela Villoresi; “Satelits Obscens” Fura del Baus; “ Miles Gloriosus” di Plauto regia Marinella Anaclerio; “Mercante di Venezia” con la regia di Massimiliano Civica , premio Ubu 2009 per la regia, “premio Vittorio Mezzogiorno” agli attori ) con quello di autore e regista ( “Diario di Provincia”; “Hic Sunt Leones”; Riccardo III; Selfportrait”, pubblicato dalla Minimun fax nella raccolta “Senza corpo. Voci della nuova scena italiana” a cura di Debora Pietrobono). Negli ultimi anni ha sviluppato il suo percorso in 2 diverse direzioni; il progetto “Contemporaneamente Shakespeare” che prevede la messinscena di opere del bardo per una fruizione popolare e di ricerca, ricordiamo “Riccardo III” “Amleto a pranzo e a cena”, “Un Otello altro” , “Riccardo III e le regine”. E dall’altro lato il lavoro di autore. Da segnalare la trilogia della provincia che ha ricevuto riconoscimenti nazionali di pubblico e di critica: “Diario di provincia”, “Stasera sono in vena” (finalista premio ubu 2015, finalista premio rete critica, premio Cassino off); “La sorella di Gesucristo”. La trilogia ha ricevuto il premio rete critica 2016, il premio Anct Hystrio 2016 e il premio Mariangela Melato 2017. Attualmente lavora ad un ad nuova trilogia che rivisita archetipi delle tragedie greche nel contemporaneo. Ricordiamo “La cerimonia” prodotta e distribuita dal Metastasio di Prato.