
“La scrittura: parola e azione – Il proprio Teatro in forma di monologo”
21-24 febbraio orario: 11-19
Il periodo di studio e di ricerca sarà basato sulla creazione di materiali drammaturgici che diano forma alla propria emotività in azione sintetiche, in sovversioni fisiche o verbali, nel tentativo di tradurre ciò che si muove dentro per arrivare ad un proprio stare, un proprio dire, un proprio sguardo, un proprio teatro in forma di monologo.
1. Creazione di materiali drammaturgici, attraverso la scrittura libera o guidata dall’insegnante a tavolino e attraverso esercizi e tecniche di scrittura teatrale, che possono essere monologanti o in forma di dialogo a più personaggi.
2. Creazioni di situazioni possibili da abitare per far emergere materiale originale. Il materiale sarà comico, drammatico o tragicomico.
3. Creazione e individuazione delle figure, centrali o periferiche che possono far parte del monologo.
4. Scrittura drammaturgica del corpo in azione.
5. Analisi di testi teatrali di altri autori, con il fine di riconoscere la tecnica di scrittura e la struttura drammaturgica.
6. Analisi dei materiali composti durante i giorni di lavoro e eventuale correzione in base ai suggerimento dell’insegnante.
7. Il materiale prodotto da ogni singolo partecipante sarà successivamente sviluppato e montato e messo in opera in un pezzo teatrale definito, se l’allievo riterrà opportuno farlo.
Il modulo fa parte del percorso seminariale in 3 moduli condotto da Leonardo Capuano tra ottobre 2018 e giugno 2019. I dettagli di tutto il percorso sono consultabili qui: Percorso sul monologo. Tutti i moduli sono comunque fruibili anche singolarmente.
L’ultimo seminario del percorso sarà “La messa in scena – Dare forma teatrale e agire il testo” che si terrà dal 19 al 23 giugno 2019.
19-23 giugno orario: 11-19 (mercoledì ore 13-17)
Leonardo Capuano
Leonardo Capuano, attore diplomato presso la Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove si è rivelato al pubblico nella duplice veste di attore ed autore con vari monologhi , quali “La cura”, che debutta al festival di Volterra nel 2000 , “Zero Spaccato”, “La sofferenza inutile” e l’ultimo “Elettrocardiodramma”. Con l’attore Roberto Abbiati ha poi prodotto “Pasticceri”, spettacolo che ha realizzato numerose repliche, ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica e che ancora oggi è nei teatri italiani. Ha lavorato anche con Renata Palminiello nello spettacolo “Due” e con la compagnia Lombardi-Tiezzi ne “Gli uccelli” di Aristofane. Da qualche anno lavora stabilmente con Umberto Orsini ed è protagonista dello spettacolo “Macbettu”, premio Ubu 2017, tutt’ora in tournée mondiale. Conduce seminari sul lavoro dell’attore con un approccio legato alla fisicità del gesto e della voce. Capuano è portatore di un teatro rigoroso e accurato e di una visione personale della profondità dell’animo umano e delle sue contraddizioni.