
Percorso seminariale in 3 moduli condotto da Leonardo Capuano
La recitazione – Il lavoro dell’attore: corpo, voce e motore interno
11-14 ottobre orario: 11-19
La scrittura: parola e azione – Il proprio Teatro in forma di monologo
21-24 febbraio orario: 11-19
La messa in scena – Dare forma teatrale e agire il testo
19-23 giugno orario: 11-19
(mercoledì ore 13-17)
I moduli sono fruibili anche singolarmente
Dettagli di ogni singolo seminario:
Primo modulo:
La recitazione – Il lavoro dell’attore: corpo, voce e motore interno
Il periodo di studio e di ricerca sarà basato sulle possibilità espressive dell’attore, sulla consapevolezza dell’azione che egli compie durante la recitazione, insieme agli elementi del lavoro fisico e vocale e alla funzione del testo.
1.Training fisico.
2. Training vocale.
3. Il vuoto come zona della disponibilità e dell’ascolto della sensazione e come possibilità di azione.
4. Lavoro sulla presenza scenica, sulla gestione del corpo e della voce consapevole all’interno dello spazio o della scena e sulla qualità del movimento come possibilità espressiva.
5. Lavoro sulla creazione di immagini partendo da un testo, un’azione fisica o dall’utilizzo di un oggetto.
6. Traduzione dell’emotività e del proprio sguardo in azioni drammatiche o in figure, attraverso il linguaggio comico o drammatico. Figure, come creazione di uno spostamento visibile e veicolo di espressione poetica.
7. Lavoro sulla recitazione e sulla funzione del testo: ogni allievo dovrà portare un testo a memoria e conoscere l’opera da cui è tratto
Secondo modulo:
La scrittura: parola e azione – Il proprio teatro in forma di monologo
Il periodo di studio e di ricerca sarà basato sulla creazione di materiali drammaturgici che diano forma alla propria emotività in azione sintetiche, in sovversioni fisiche o verbali, nel tentativo di tradurre ciò che si muove dentro per arrivare ad un proprio stare, un proprio dire, un proprio sguardo, un proprio teatro in forma di monologo.
1. Creazione di materiali drammaturgici, attraverso la scrittura libera o guidata dall’insegnante a tavolino e attraverso esercizi e tecniche di scrittura teatrale, che possono essere monologanti o in forma di dialogo a più personaggi.
2. Creazioni di situazioni possibili da abitare per far emergere materiale originale. Il materiale sarà comico, drammatico o tragicomico.
3. Creazione e individuazione delle figure, centrali o periferiche che possono far parte del monologo.
4. Scrittura drammaturgica del corpo in azione.
5. Analisi di testi teatrali di altri autori, con il fine di riconoscere la tecnica di scrittura e la struttura drammaturgica.
6. Analisi dei materiali composti durante i giorni di lavoro e eventuale correzione in base ai suggerimento dell’insegnante.
7. Il materiale prodotto da ogni singolo partecipante sarà successivamente sviluppato e montato e messo in opera in un pezzo teatrale definito, se l’allievo riterrà opportuno farlo.
Terzo modulo:
La messa in scena – Dare forma teatrale e agire il testo
Il periodo di studio e di ricerca sarà basato sul monologo come condizione scenica-creativa e come forma teatrale. E’ una possibilità espressiva che, oltre a mettere a disposizione ad ogni nostro tentativo questa o quella convenzione, ci dà la possibilità di agire al di là di quel che ritenevamo possibile come autori e come attori. Abitare la scena da soli implica il non accontentarsi, ma obbliga a spingersi più in là verso direzioni impreviste che a volte possono rivelarsi non solo proficue ma eccezionali.
Primo giorno di introduzione al lavoro per chi fosse al primo seminario (figure, partitura fisica, scrittura).
Dal secondo giorno per tutti si ripercorrono gli elementi dei precedenti seminari:
1. Training fisico e vocale. 2. Lavoro sulla presenza scenica e sulla qualità del movimento. 3. Lavoro sulle figure come creazione di uno spostamento visibile e veicolo di espressione poetica.
Dopo di ché il lavoro si concentrerà su:
1. Analisi e scelta dei testi per chi è al primo seminario e rilettura dei testi scelti e lavorati per chi ha già fatto il seminario sulla scrittura.
2. Creazione delle figure, centrali o periferiche che fanno parte del monologo.
3. Lavoro sulla recitazione e sulla funzione del testo.
4. Messa in opera del proprio monologo: montaggio del testo prodotto da ogni singolo partecipante, attraversando ogni fase del lavoro, ovvero personaggio, recitazione e composizione e arrivando ad ottenere il proprio pezzo teatrale.
Modalità di partecipazione: E’ possibile partecipare anche ad uno solo dei seminari, mentre sono previste forme di facilitazione per la partecipazione a tutto il percorso (3 moduli).
Leonardo Capuano
Leonardo Capuano, attore diplomato presso la Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove si è rivelato al pubblico nella duplice veste di attore ed autore con vari monologhi , quali “La cura”, che debutta al festival di Volterra nel 2000 , “Zero Spaccato”, “La sofferenza inutile” e l’ultimo “Elettrocardiodramma”. Con l’attore Roberto Abbiati ha poi prodotto “Pasticceri”, spettacolo che ha realizzato numerose repliche, ottenendo un ottimo successo di pubblico e critica e che ancora oggi è nei teatri italiani. Ha lavorato anche con Renata Palminiello nello spettacolo “Due” e con la compagnia Lombardi-Tiezzi ne “Gli uccelli” di Aristofane. Da qualche anno lavora stabilmente con Umberto Orsini ed è protagonista dello spettacolo “Macbettu”, premio Ubu 2017, tutt’ora in tournée mondiale. Conduce seminari sul lavoro dell’attore con un approccio legato alla fisicità del gesto e della voce. Capuano è portatore di un teatro rigoroso e accurato e di una visione personale della profondità dell’animo umano e delle sue contraddizioni.