
Live acustico
Venerdì 19 maggio 2017 ore 21.00
Un intenso live acustico per presentare i brani dell’ultimo disco “Senza Ombrello”, uscito ad Ottobre 2016 prodotto da “Le Città Visibili”.
Senza Ombrello è una metafora di una condizione, uno stato d’animo, un modo di porsi senza filtro e farsi attraversare. E’ il modo in cui Riccardo Amadei si pone di fronte al mondo e alle cose. Il suo è infatti un muoversi senza ombrello, senza protezione o copertura.
Per cui, se piove, ci si bagna.
“E’ l’unico modo che conosco per scrivere in musica, per tentare di arrivare ad un pubblico, l’unica soluzione per uscirne vivi.”
Senza Ombrello parla di questa attitudine in undici episodi, undici canzoni che raccontano questo tempo e la sua quotidianità, fatta di valigie perse negli aeroporti, di sorrisi veri e di brindisi finti, di cinema, di cavalli, di porti.
Undici brani per inseguire un linguaggio, per arrivare alla semplicità.
Essere “senza”, sprovvisti, significa infatti essere vulnerabili. E questo è un rischio ma anche una meravigliosa opportunità.
E’ la possibilità di tornare a “sentire” per poi restituire un pezzo di realtà a qualcuno che ha ancora l’orecchio teso, in ascolto, in attesa di un suono in cui potersi riconoscere.
Quello a Il Lavoratorio sarà un concerto intimo e visionario, intervallato dalla proiezione del video del brano “F E L I N A”, per la regia di Daniele Quadrelli: 30 attori, per raccontare in immagini il delirio del nostro tempo.
“Felina” è l’esistenza, che fa le fusa e poi senza motivo tira fuori gli artigli e lascia il segno.
“zolfo, fantasmi ed eroi
nella cornice d’argento non siamo più noi…
Sempre quello che vuoi, sempre e solo quello che vuoi” sìbila il ritornello della canzone,
“fai sempre solo e soltanto quello che vuoi”.
Riccardo Amadei e Les Pastìs
Riccardo Amadei è cantautore riminese. Accanto all’attività Live in Emilia Romagna Liguria, Marche e Toscana, nel 2008 collabora con la compagnia Korekane di Rimini, per la parte musicale dell’allestimento di “Sesso, droga e rock & roll”, tratto dal testo di Eric Bogosian . Nel 2009 cura per il “Mulino di Amleto” la parte musicale relativa ad uno studio sull’ Antologia Spoon Rever di Edgard Lee Master. Nel 2012 partecipa alla compilation “Dal Mare alla Via Emilia”, per la raccolta fondi per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto.
Nel 2013 esce il primo disco firmato Riccardo Amadei e Les Pastìs “La Polveriera” .
È ospite della Rassegna musicale e teatrale “Le Città Visibili”.
È autore del brano “-i-i-i”, nel DVD dello spettacolo teatrale “Rimini Ailoviù” (NDA Press)
Produce e realizza il concerto-spettacolo “Stanze Chiuse”, presso il Banyan Teatro (RN).
Nel 2014 partecipa alla compilation omaggio ad Enzo Jannacci “El portava i scarp del tennis”.
E’ ospite della prima edizione della “Festa della Musica” organizzata dalle ARCI Nazionale in Piazza Cavour (RN)
Ha partecipato alla Rassegna musicale e teatrale “Le Città Visibili”
Nel 2016 esce il secondo disco “Senza Ombrello”, prodotto dalla SottoMarini Records presso L’oradaria Studio di Rimini.
Riconoscimenti
Il brano “I Brindisi “, partecipante al concorso “Le Canzoni Migliori Le Aiuta La Fame”, è stato selezionato tra oltre cento proposte per far parte della compilation che uscirà in primavera 2017, ha vinto il “Premio Speciale Formazione” ed ha ricevuto una menzione speciale nel “Premio Speciale Vittek Records“
Recensioni
“Riccardo Amadei mescola il Capossela anni ’90 a Paolo Conte e ai Baustelle. La formazione è gustosa come il sapore della miscela all’anice di cui porta il nome”
(Daniele Sidonio – Rockit – 11/16)
“Un po’ di Paolo Conte e del primo Capossela, un tocco swing, uno sguardo alla nuova canzone d’autore italiana (da Dente a Motta a Mauro Ermanno Giovanardi). C’è anche quel mood “zingaresco” alla Gogol Bordello e una buona dose di personalità. Ottimo.”
(Antonio Bacciocchi – Radiocoop – 11/16)
“Canzoni ben ritmate, quasi ballabili, stanze di vita quotidiana (per dirla alla Guccini), ma con uno stile unico e inconfondibile; spaccati di un mondo sempre più incomprensibile ma nel quale è bene entrare per cercare di capirne i risvolti e le possibilità.”
(Enrico Zappaterra – mat2020.blogspot – 11/16)
“La strada di Amadei è davvero interessante”
(Luigi Bertaccini – e20romagna – 12/16)