
Seminario di studio su Ibsen condotto da Renata Palminiello con la collaborazione di Andrea Macaluso
Dal 22 al 29 giugno
Orario 10-19
“L’illusione, che volevo produrre, è della realtà; volevo indurre nel lettore l’impressione che ciò che legge era veramente accaduto” (H. Ibsen,1874)
Uno spazio, un poco di tempo, un gruppo di persone, un materiale drammaturgico, alcuni strumenti di lavoro.
È questa l’idea di “Studio su Ibsen”: un gruppo di attori, giovani e vecchi, si prende del tempo per studiare insieme.
Sceglie di farlo su Ibsen, sul tema del vero e del falso, sulla costruzione del personaggio, sulle relazioni.
“La lingua deve suonare naturale e il modo di esprimersi deve essere peculiare per ogni singolo personaggio del dramma; serve differenziazione. Molto, in proposito, si può puntualizzare nelle prove; dove si rileva ciò che non sembra naturale e disinvolto, è ciò che quindi deve essere cambiato e ripetutamente finché la battuta non assume piena credibilità e realtà. L’effetto del dramma dipende in gran parte dal fatto che gli spettatori hanno l’impressione di ascoltare e vedere qualcosa che si sviluppa nella vita reale”
(H. Ibsen in una lettera dell’agosto 1883)
“Ma soprattutto naturalezza,- l’illusione che tutto sia realtà
e che si stia seduti a guardare qualcosa che ha luogo nella vita” (H. Ibsen, 1882)
Al termine, è prevista un’apertura al pubblico nella serata del 29 giugno in cui sarà condiviso l’esito del lavoro svolto.
“Le parole per raccontare gli obiettivi di un lavoro si assomigliano sempre, per questo ho scelto quelle di Ibsen:
è una ricerca che condivido, un modo, ancora nuovo e unico, di stare con consapevolezza nel luogo misterioso tra artificio e verità.”
(R. Palminiello)
Renata Palminiello
Lavora come attrice con il belga Thierry Salmon in alcuni dei progetti da lui realizzati in Italia e all’estero: La Signorina Else, le Premesse alle Troiane, poi i tre studi europei che hanno portato alla creazione de Le Troiane (Premio UBU come miglior spettacolo dell’anno 1988-89); De Passions, percorso drammaturgico sui Demoni di Dostoevskij (spettacolo rappresentato anche in Russia e creato, come Le Troiane, da un gruppo di attori internazionali) e infine Faustae Tabulae, progetto di commistione tra diverse discipline artistiche. Ha collaborato con Thierry Salmon come co-formatrice nel progetto Attorno al pubblico, e dopo la sua prematura scomparsa nel 1998 ha scelto di continuare ad indagare alcuni aspetti della sua metodologia con Transire, Maros- Tre Sorelle, e con il Progetto Riccardo. Ha lavorato inoltre come attrice, tra gli altri, con: Luca Ronconi (Besucher di B, Strass), Mario Martone (Riccardo secondo di Shakespeare), Franco Però (Ritsos), Piero Maccarinelli (Rosso Di San Secondo e Rosanero di R. Cavosi), Gabriele Lavia ( Platonov di Cechov-Frein), Roxana Silbert (M. Crimp), Letizia Quintavalla e Bruno Stori (Buchner – Di Dio, Kieslovski e su Tre drammi brevi per Il dottor Cecov), Eimuntas Nekrošius (Anna Karenina), Pietro Babina (Ritter dene Voss), Konstantin Bogomolov (Delitto e Castigo). Ha lavorato come assistente per lo stesso Lavia, per il francese Patric Guinond (per la realizzazione di Il nipote di Wittengstein T. Bernhard) e per Daniele Abbado (Così fan tutte di Mozart). Nell’estate 2012 debutta a Castiglioncello la sua prima messa in scena, Maros / Gelo, dalle Tre sorelle di Cechov cui seguiranno altre regie, tra cui Riccardo III per Pistoia Teatri nel 2016.